lunedì 20 febbraio 2012

POLPETTE DI OKARA


Durante la giornata, immancabilmente quando non ho tempo per poterlo fare, penso mentalmente ad una marea di cose da scrivere sul mio blog. Faccio discorsi mentali lunghissimi in cui mi dilungo in differenti tratti dell'argomento ed in cui mi focalizzo per meglio chiarire alcuni punti fondamentali.
Elaboro, elaboro, elaboro...
Poi, quando raramente mi capita di riuscire non solo ad avere il tempo per aggiornare il mio blog ma pure riesco a prendere la linea (che ancora non abbiamo acquistato in modo definitivo, lo ammetto saltuariamente il mio pc si collega da solo su linee libere altrui). Ecco, proprio in questi momenti ho da fare tutto ed in modo veloce e così ecco che i mie discorsi non hanno modo di essere trattati con la dovuta calma e concentrazione e finisco sempre per abbozzare un qualcosina in velocità.
E' che a volte mi viene una gran voglia di scrivere, purtroppo mi capita spesso quando proprio non mi è possibile farlo. Lo stimolo maggiore lo ho quando noto qualcosa che non mi va; qualche ingiustizia verso le persone (e non mi serve perforza ascoltare il telegiornale per vederle o sentirle, mi basta andare al lavoro e guardare il comportamento assurdo del mio titolare nei confronti di tutto e tutti), qualche tristezza interiore degli esseri umani che cogli da un racconto o da semplici parole, qualche atteggiamento negativo rispetto alla nostra terra ed ai suoi frutti... Sono proprio le ingiustizie che mi spingono prepotentemente verso una marea di discorsi interiori e verso la voglia di comunicare possibili diverse azioni o pensieri. Comunicare altresì motivazioni che ritengo le cause di queste negatività, vi è spesso in me una voglia di introspezione ed una necessità di bloccare il malvagio che scopro dietro l'angolo....

Bhé, nemmeno oggi vi è un agomento preciso.... ma i miei pensieri sono colmi di una marea di cose...
mi sa che prima o poi mi metto e scrivo testi brevi su argomenti vari -tanto per sfogarmi un pò mi basta un foglio ed una penna o word....

...

Per ora basta scrittura, vado a mangiarmi queste polpette, è suonato il campanello e Lui è tornato per la cena. Alla prossima :D



POLPETTE DI OKARA
okara
farina o
prezzemolo abbondante
erba cipollina
curcuma
pangrattato
acqua
sale
pepe
olio evo (per friggerle)
In una bacinella ampia versate l'okara, della farina, un pò di pangrattato, il prezzemolo e l'erba cipollina, un pizzico di sale, pepe, curcuma e un pò di acqua per poter amalgamare il tutto.
Formate delle palline e schiacciatele creando delle polpettine un pò piatte. Immergetele nel pangrattato una ad una.
Scaldate dell'olio evo e cuocetevi le polpettine.

Io le ho servite con una crema di ceci e del sedano fresco.

martedì 14 febbraio 2012

TORTA ALLE MELE VEGAN SEMPLICE SEMPLICE - Happy Valentine Day!!!!



A tutti un buon SAN VALENTINO

Io e Lui, dato che il giorno 20 di febbraio è il nostro anniversario, ogni anno festeggiamo doppiamente la festa di S. Valentino (quest'anno 5 anni insieme).
Per festeggiare un pranzo vegan ed una torta Vegan, semplicissima ed alle mele proprio come piace a me! :D
Ed una cenettina, non proprio vegan direi, come piace a lui! :D
Così entrambi accontentati!! :D

Sorrisi a tutti...


TORTA DI MELE VEGAN SEMPLICE SEMPLICE
1 conf di yogurt di soya
3 bicchierini dello yogurt di farina rimacinata di grano duro
2 bicchierini dello yogurt di zucchero di canna grezzo (il mio era aromatizzato alla vaniglia)
2 bicchierini dello yogurt di latte di soya
1 bicchierino dello yogurt scarso di olio evo
1 lievito
2 mele
un pò di zucchero di canna polverizzato

Nel robot da cucina versate tutti gli ingredienti insieme ed azionate alla massima potenza fino a che non si omogenea tutto. Riversate il composto in una tortiera unta di olio e spolverata con la farina.
Dopo aver pelato le mele tagliarle a fette e decorare la superfice della torta. Versare sulle mele un pò di zucchero di canna polverizzato.
Infornare per circa 1 ora a 180° (fate la prova stuzzicadenti prima di togliere la torta).


giovedì 9 febbraio 2012

DADO AUTOPRODOTTO


In queste gelide giornate la voglia di uscire di casa è limitatissima. La domenica in estate non vedo l'ora di salire in moto per andare ovunque pur di non stare in casa. In inverno la domenica la passerei sempre tra il letto ed il divano. E' così da anni e questo vuol solo dire una cosa: io vado in letargo.
Detesto il freddo, detesto sentire i piedi congelati, le mani stinche e screpolate, il naso arrossato e gocciolante per la condensa che si crea quando lo nascondo sotto la sciarpa enormemente avvolgente.
Non sopporto la maggior parte dei vestiti invernali, soprattutto quelli troppo ingombranti. Non mi stanno bene i cappelli perché mi schiacciano i ricci, ed i ricci schiacciati sono orrendi. Io proprio non so come ho fatto a nascere in inverno, è un controsenso!!!
In questi giorni di gelo l'unica cosa che mi rincuora è il sole. La neve è scesa per alcune giornate imbiancando tutta la provincia di Varese. Ma il sole è tornato presto a splendere. A quanto pare altra neve arriverà nel fine settimana... Penso a tutti coloro che dalla neve ancor oggi sono circondati e pure bloccati. Visto quanto io non sopporto questo freddo immagino chi è rimasto senza acqua ed energia come faccia a sopportare la situazione. Un pensiero dolce a tutti loro nella speranza che questo strano inverno ci abbandoni presto lasciando spazio ad una adeguata primavera.


L'ultima mia domenica casalinga è stata utilizzata per un altro pò di autoproduzioni: oggi racconto quella del Dado!
Lo ammetto, io il dado non lo utilizzo mai. Quello delle marce più conosciute non mi hanno mia convinta e li ho sempre visti con molto sospetto. Uno bio comprato tempo fa non sapeva di niente e difficilmente si scioglieva pure nell'acqua bollente. Il sale e le spezie sono sempre stati i miei sostituti al dado.
Da tempo sentivo parlare di ottimi dadi autoprodotti e poi me ne ritrovo una ricettina sullo splendido sito di cucinaeco e.... come non essere tentata!??!



DADO AUTOPRODOTTO
scarti vari di verdura (meglio se bio)
sale (la metà del peso della verdura)

Tutto lo scarto della verdura pesatelo (io ho messo tutte le foglie esterne della verza, del cavolo, della cipolla, i pezzi di scarto di carote, sedano ed alcuni gambi di funghi), lavatelo e tagliatelo a pezzetti. Calcolate tanto sale quanto la metà del peso delle verdure. Mettete la verdura in una pentola ed unitevi il sale. Fate cuocere senza coperchio fino a che il liquido della verdura non sciolga completamente (o quasi) il sale. Una volta che tutto è asciutto, dopo circa una mezzoretta di cottura, fate essicare il tutto. Potete optare per il forno, dovrete mettere la verdura in forno a circa 80° per alcune ore, per l'essicatore, o per il microonde (che velocizza). Io ho utilizzato il microonde, ho messo le verdure in un piatto e le ho ben stese, ho azionato il microonde alla massima potenza ma togliendo il piatto per rigirare le verdure e per un controllo ogni 5 minuti. Ho impiegato circa 20 minuti per essicare il tutto al meglio.
Dopo aver essicato tutto mettete le verdure in una tritatutto e tritate finemente. Conservate la polvere di dado in barattolini di vetro.

giovedì 2 febbraio 2012

GNOCCHI DI OKARA ALLA CREMA DI CAVOLO ROMANESCO



Quando si autoproduce il latte di soia il risultato é: abbondante okara.
Ed il bello è che con l'okara ci si può sbizzarrire in nuove ricette.
La prima volta ho preparato delle polpettine molto golose, le posterò presto.
Questa volta ho realizzato dei gnocchettini insaporiti poi con una crema di cavolo romanesco.
L'impasto è risultato molto malleabile, ho trovato molto più facile realizzare gli gnocchi con questa piuttosto che con le patate.


GNOCCHI DI OKARA per 2 persone

per gli gnocchi:
130 gr di okara
80 gr di farina rimacinata di grano duro
acqua q.b.

per la crema:
cavolo romanesco
scalogno
olio evo
latte di soia
sale
curcuma

Amalgamare l'okara con la farina. Unire poca acqua fino per rendere il composto omogeneo e malleabile. Arrotolare due pezzetti di composto e tagliarli in pezzetti. Arrolare i pezzetti e schiacciarli leggermente con i lembi di una forchetta.
Nel frattempo soffriggere dello scalogno a pezzetti in un goccio di olio evo. Versare il cavolo romanesco tagliato a pezzetti e fare cuocere unendo un pò di latte di soia, un pizzico di sale e di curcuma. Una volta cotto il tutto frullare una parte del cavolo lasciandone qualche pezzetto integro per decorare il piatto.
Fare bollire dell'acqua, salarla e ricersare gli gnocchi. Cuocerli e impiattarli condendoli con la crema di cavolo.


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